Armonie

Oggi nell’aria di un doppio gigante,
l’uno tenore sublime e compianto,
l’altro massiccio innevato, un incanto,
sfrecciava il bolide, nero, vibrante;

le differenze tra divo tonante,
picchi silenti ed il garrulo canto
del sei cilindri – che vezzo, che vanto!
si dileguarono al primo tornante.

Quella beltade potente ed ignota
torse il mio animo sì nel profondo
da mescolare le lagrime mie

alle recondite, dolci armonie…

…E ORA?!?

Ora me n’ torno ai rumori del mondo
bramando nuove, rombanti magie.

Reazione alla lettura di questa narrazione di un amico su facebook:

Si posson versare lacrime per ‘eccesso di bellezza’? Non sono sicuro di aver formulato bene la domanda, ma non ho tempo di rileggere quanto scrivo perché ho 37 email da leggere e a cui rispondere; avete capito bene: 37 email accumulatesi nel mio inbox da ieri sera alle 21:00 quando ho chiuso il mio telefono. Ma questo nulla ha a che fare con la ‘bellezza’, semmai si sposa bene con l’oscenità di questa mia miserrima nota. Mi chiedevo se sia lecito versar lacrime quando si è vinti da Bellezza. E’ accettabile che cio’ avvenga senza dover per forza di cose ricorrere a spiegazioni spiccie: “sei depresso”, “sti mal’, fratè”, “stai lavorando troppo, sei stressato, rilassati”. No, per favore, se rientrate nella casistica di sopra, astenetevi dal commentare, molto meglio il silenzio. Me lo chiedo perché mi accade ogni volta. E questa mattina mentre salivo su per i tornanti ripidi dello Zugerberg ed il mio sei cilindri faceva versar lagrime alla piccola Greta, io mi interrogavo se fosse accettabile versar lacrime (non piangere!) perché inondati da troppa bellezza. E’ come se non la si riuscisse a contenere tutta e poi tracimasse in rivoli. Nonostante il mio sei cilindri si ostinasse a cantare, a suo modo, sulle note degli ottomila giri, la mia anima, stavolta, era tutta tesa ad ascoltare un vecchio, ormai, album di Salvatore Licitra (secondo me uno dei piu’ grandi cantanti lirici di sempre) che ci lascio’ troppo presto in un incidente stradale in una stupida giornata nella sua amata Sicilia dopo una tournée musicale all’estero. Non so quante volte ho ascoltato la Tosca, la conosco a memoria. Adoro Puccini. Eppure, ogni volta sul “Tosca, sei tu…” gli occhi si riempiono di lacrime proprio come un bambino… Buona vigilia di fine settimana, miei cari amici. Oggi è una giornata davvero bella: si ‘ritorna’ a casa. Chi si cura delle piogge?

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