Si scivolava quasi senza scia
sotto la costa, non troppo lontano;
la dolce brezza, il sole in armonia;
il cauto incedere del capitano.
Fanciulli padri e mamme in allegria,
pasta e arancini all’ombra del vulcano,
la dolce ebbrezza, mare e simpatia,
Ninnai festosa, garrulo il gabbiano;
e ad arrossare l’atmosfera di magia
con lor maniere nobili, alla mano,
Amici, ed in marziale compagnia,
dell’isole d’Efesto il capitano.
Vite lontane vicine intrecciate
tra i tuffi e le risa di fine estate.
